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7° Reggimento Aviazione Esercito "VEGA"
Sintesi storica:

Il 7° reggimento Elicotteri d’Attacco “VEGA” si costituisce sull’aeroporto F. Baracca in Casarsa della Delizia (PN) il 5 lug. ’96. Degno di menzione l’impegno del rgt. nell’operazione “ALBA” (apr.-ago. ’97). Il 23 ott. ’98, nell’ambito del riordino dell’Aviazione dell’Esercito, il “VEGA” si riconfigura, unitamente ai suoi quattro gruppi (gr. di Sostegno, 25° gr. sqd. EM “Cigno”, 48° gr. sqd. EA “Pavone”, 53° gr. sqd. EM “Cassiopea”) sull’aeroporto “G. Vassura di Rimini per dare vita al 7° rgt. AVES “VEGA”. Il 1° gen. ‘99, il rgt. s’inquadra nella Brigata “FRIULI”. Con Decreto del Ministro della Difesa del 1° giu. ’99 il “VEGA”, come tutte le altre Unità dell’AVES, entra a far parte dell’Arma di Cavalleria, specialità “Cavalleria dell’Aria”. In data 3 ott. ’99 a Pinerolo, alla presenza del Presidente della Repubblica, in occasione del 36° raduno nazionale della Cavalleria, il rgt. riceve lo stendardo in sostituzione della bandiera. Il 1° gennaio 2000 assume la denominazione di 7° Reggimento Cavalleria dell’Aria “VEGA”. Il 24 Ottobre 2003 riussume l’attuale denominazione:

7° Reggimento Aviazione dell’Esercito “VEGA”
Descrizione araldica dello stemma:

Scudo: d’azzurro all’aquila di nero dal volo spiegato, sormontata da dieci stelle d’argento, di sei raggi, effigianti la costellazione della LIRA, con la stella VEGA più grande, alla pianura di nero caricata da trenta fusi d’oro accollati e appuntati, in due tiri.

Sotto lo scudo su lista bifida d’oro, il motto in lettere maiuscole di nero “SIDERUM VIS”.

Deduzioni per la blasonatura

Lo scudo pieno con lo smalto azzurro oltre ad essere simbolo d’amor di patria e di lealtà, rappresenta il colore della Cavalleria dell’Aria. In alto la costellazione della Lira; l’astro centrale che appare più granderappresenta “VEGA” che da il nome al reggimento; il gruppo stellare sovrasta l’aquila che simboleggia la fierezza e l’altezza d’impegno della specialità. L’abbinamento dell’aquila al gruppo stellare della Lira, nasce da un’antica interpretazione della costellazione da parte degli Arabi. Essi, infatti, videro nella “Lyrae” il becco e il collo di un rapace in procinto di avventarsi su una preda: tant’è vero che “alfa”, la stella più luminosa, fu denominata “Al Nasr al Waqi”, che significa aquila del deserto. Da quel nome contratto in Waghi, poi Wega, nacque l’attuale denominazione astronomica: Vega.

La pianura fusata nella punta dello scudo ricorda, nei colori, il cavallino nero rampante in campo oro, simbolo usato dal Magg. di cavalleria pilota F. Baracca (Lugo di Romagna 8 mag. 1888 – Montello 19 giu. 1918) ed è pertanto preciso riferimento all’omonimo aeroporto, già sede stanziale del reggimento in Casarsa della Delizia all’atto della costituzione.

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