Maresciallo Ordinario Marco Cirillo
CORSI DI FORMAZIONE E BREVETTI
MISSIONI INTERNAZIONALI
STORIA
Marco nasce a Viterbo il 12 novembre 1976, ragazzo vivace e fin da piccolo appassionato di motori matura la volontà di arruolarsi vincendo il concorso alla Scuola Sottufficiali dell'Esercito dove riesce a ottenere l'incarico di Tecnico Meccanico Aves.
Assegnato alla fine del corso di specializzazione all’allora prestigioso 26° Gruppo Squadroni AVES “GIOVE” di Pisa, Reparto elicotteri dedicato alla Brigata Paracadutisti “FOLGORE” si distingue subito per volontà e capacità lavorativa. Appassionato anche di volo prende brevetto civile di paracadutismo. Partecipa alla missione in Kosovo nel 2001, durante la quale tra l’altro matura una profonda amicizia con Massimiliano Biondini, con il quale peraltro condivide una complessa missione di soccorso nella quale intervengono per salvare la vita a un povero milite kosovaro ferito gravemente da una mina.
Purtroppo la missione in Iraq gli sarà fatale e, per ironia della sorte, proprio in una missione insieme a Massimiliano… probabilmente felice di condividere un volo insieme al suo vecchio amico da poco arrivato in teatro.
Un saluto speciale va a Federica, sua fidanzata di Pisa, con la quale aveva un rapporto speciale e profondo, avevano comperato casa a Migliarino e dopo la missione si sarebbero sicuramente dedicati all’arredo e alla fine dei tanti lavori da fare.
Madonna nera di Loreto
La morte non è niente. Sono solamente passato dall'altra parte: è come fossi nascosto nella stanza accanto. Io sono sempre io e tu sei sempre tu. Quello che eravamo prima l'uno per l'altro lo siamo ancora. Chiamami con il nome che mi hai sempre dato, che ti è familiare; parlami nello stesso modo affettuoso che hai sempre usato. Non cambiare tono di voce, non assumere un'aria solenne otriste. Continua a ridere di quello che ci faceva ridere, di quelle piccole cose che tanto ci piacevano quando eravamo insieme. Prega, sorridi, pensami! Il mio nome sia sempre la parola familiare di prima: pronuncialo senza la minima tracciad'ombra o di tristezza. La nostra vita conserva tutto il significato che ha sempre avuto: è la stessa di prima, c'è una continuità che non si spezza. Perché dovrei essere fuori dai tuoi pensieri e dalla tua mente,solo perché sono fuori dalla tua vista? Non sono lontano, sono dall'altra parte, proprio dietro l'angolo. Rassicurati, va tutto bene. Ritroverai il miocuore, ne ritroverai la tenerezza purificata. Asciuga le tue lacrime e non piangere, se mi ami: il tuo sorriso è la mia pace
POESIA DEDICATA DAL PADRE
Marchino, cosi lo hanno sempre chiamato i suoi amici e colleghi per la sua giovane età, era un ragazzo sempre attivo e le voleva provare tutte.
Gli piaceva la montagna e ha visitato tutto l’arco alpino ma gli piaceva anche
il mare e ha fatto il Sub, gli piaceva la natura e gli animali e quindi non poteva non andare a cavallo. Ha preso il brevetto civile di paracadutismo per sentire l’ebbrezza del volo libero .
Con la sua grossa moto e macchina sportiva ha scorrazzato su e giù per l’Italia perché le distanze non erano un problema.
Dopo il diploma, si arruolò per entrare nell’Aviazione dell’Esercito e fare il pilota, ottenne l’idoneità al volo come pilota ma dovette accettare la qualifica di tecnico meccanico per l’AV.ES. perché in quell’anno non si effettuarono corsi per sottufficiali piloti nonostante fossero previsti dal bando di concorso e questo lo amareggiò un po’.
Il volo è stato la sua passione e quindi ogni occasione era buona per salire su un elicottero.
Ha svolto le sue mansioni con dedizione e competenza e la sua professionalità è stata sempre riconosciuta dai suoi superiori.
Ha indossato la divisa con orgoglio consapevole di ciò che questa rappresentava ma allo stesso tempo indossava volentieri pantaloncini e scarpette da calcio divertendosi come i tanti ragazzi della sua età.
Quante cose avresti potuto fare e ti sono state precluse!
Avrei ancora tanto da dire.............. ma ora non me la sento.
Ciao Marchino, manchi tanto a tutti noi. papà